Il Contratto di Lavoro Intermittente: Un’Opportunità Strategica per Pub, Bar e Ristoranti

Il Contratto di Lavoro Intermittente: Un’Opportunità Strategica per Pub, Bar e Ristoranti

Nel settore dei pubblici esercizi – tra turni spezzati, picchi di lavoro nel weekend e stagionalità – la flessibilità è una necessità quotidiana. Ecco perché il contratto di lavoro intermittente, noto anche come contratto a chiamata o job on call, può rappresentare una soluzione estremamente utile e spesso sottovalutata dagli imprenditori.

In questo articolo vediamo cos’è, come funziona, e quando si può applicare questo contratto, con un focus specifico su chi gestisce pub, birrerie, ristoranti e bar.

Cos’è il contratto di lavoro intermittente?

Si tratta di un contratto di lavoro subordinato, a tutti gli effetti. Tuttavia, rispetto a un contratto tradizionale, ha una caratteristica distintiva: il lavoratore viene chiamato solo quando serve, e viene retribuito solo per le ore effettivamente lavorate.

Un esempio tipico? Un collaboratore che lavora solo il sabato e la domenica per coprire i turni più affollati. In settimana, quando non viene chiamato, non matura retribuzione né contributi.

Il contratto può essere stipulato sia a tempo determinato che a tempo indeterminato, offrendo così grande flessibilità nella gestione del personale.

 
Quando si può utilizzare il contratto intermittente?

Per poter applicare questo tipo di contratto, devono sussistere uno dei due seguenti requisiti, alternativi tra loro:

   1. Requisito oggettivo – Riguarda la mansione

Esiste una tabella normativa (che risale addirittura al Regio Decreto del 1923) che elenca le attività che si prestano al lavoro discontinuo o intermittente: tra queste ci sono camerieri, personale di cucina, addetti alla portineria, fattorini, ecc.

Inoltre, molti CCNL (Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro) prevedono ulteriori mansioni compatibili: è fondamentale scegliere e applicare il contratto collettivo corretto per poterne beneficiare.

   2. Requisito soggettivo – Riguarda l’età del lavoratore

Il contratto intermittente può essere stipulato anche se la mansione non è inclusa nella tabella, ma solo con:

  • lavoratori under 24 (fino al compimento del 25° anno),

  • oppure lavoratori over 55.

Attenzione: in caso di collaboratore under 24, il contratto deve cessare al compimento dei 25 anni. Questo punto è spesso frainteso e ha portato molti imprenditori – come nel caso raccontato nel video – a rinunciare ingiustamente all’utilizzo del contratto, anche quando la mansione lo permetteva.

 
Vantaggi specifici per i pubblici esercizi

Il mondo della ristorazione e dei locali notturni beneficia di un vantaggio importante: l’esenzione dal limite delle 400 giornate di lavoro in 3 anni, normalmente previsto dalla legge per il contratto intermittente.

In pratica, in bar, ristoranti e pub non si applica questa soglia: ciò permette una maggiore continuità nel tempo, mantenendo la massima flessibilità. Inoltre, molte delle mansioni tipiche di questi settori rientrano perfettamente tra quelle previste dal Regio Decreto o dai CCNL di riferimento.

 
Attenzione a questi punti
  • Non si può abusare del contratto: se un collaboratore lavora tutti i giorni in modo continuativo, anche se assunto con un contratto a chiamata, si rischia una contestazione. Il lavoro deve essere davvero intermittente, con almeno un’interruzione nel periodo.

  • Anche se si tratta di un contratto “a chiamata”, è sempre necessario un accordo scritto che definisca chiaramente modalità e tempi delle prestazioni.

  • Se si opta per una forma a tempo determinato, il contratto intermittente non è soggetto ai limiti dei 24 mesi, né alle pause obbligatorie tra un contratto e l’altro, rendendolo più flessibile rispetto ai classici contratti a termine.

Per chi gestisce locali nel settore dei pubblici esercizi, il contratto intermittente è uno strumento potente, che consente di ottimizzare costi, ridurre rigidità nella gestione del personale e adattarsi ai ritmi irregolari del lavoro.

Spesso viene escluso a priori per mancanza di informazioni corrette o per errori di interpretazione normativa. Affidarsi a un consulente esperto può fare la differenza tra un contratto vantaggioso e un’opportunità mancata.

 

Vuoi sapere se puoi applicarlo anche nella tua attività?

Contattaci per una consulenza gratuita e personalizzata: analizzeremo insieme la tua situazione, i contratti applicati e le mansioni coinvolte per capire se e come utilizzare il lavoro intermittente in modo corretto e conveniente.

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